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Le fasi del tiro

  • Assetto o fase fisico/sensitiva.
  • Fase motoria o attiva.
  • Rilascio della freccia e recupero.

ASSETTO O FASE FISICO/SENSITIVA

Il tiratore prende posto sulla linea di tiro (shooting line) e prende coscienza della posizione del suo corpo in rapporto al terreno (linea orizzontale) e in rapporto al bersaglio (linea verticale).

La Presa Dell’arco.

La sistemazione della mano sull’arco e un fattore importante del tiro. Essa può variare a seconda della morfologia di ognuno ma comunque deve essere identica per ogni freccia tirata. Il punto di pressione della mano sull’impugnatura dell’arco deve trovarsi sempre nella stessa posizione affinché l’arco reagisca sempre nello stesso modo e l’uscita della freccia non venga disturbata. Invece il «polso basso» ed un appoggio naturale dell’arco sulla parte carnosa interna del pollice, offrono una stabilita migliore in quanto occorre una contrazione muscolare dell’avambraccio meno forte per il mantenimento di questa posizione. In entrambi i casi la mano deve essere sempre morbida e le dita rilassate, solo la dragona tratterra l’arco nella sua caduta, molto tempo dopo l’uscita della freccia. Pensate sempre che l’arco deve reagire naturalmente per ottenere un buon raggruppamento. Qualsiasi perturbazione alla sua reazione modificherà il volo della freccia e quindi l’impatto sul bersaglio (Follow through).

Posizione Del Corpo.

I vostri piedi sono l’unico punto di contatto con il suolo (con l’interposizione della suola delle scarpe)

la vostra stabilita dipenderà quindi dalla loro posizione. Un equilibrio in avanti dara un risultato sul bersaglio diverso da un equilibrio più spostato all’indietro. D’altra parte non siete una statua rigida, dato che a livello di ogni articolazione potete squilibrare o riequilibrare la vostra posizione. La mancanza di stabilità si ripercuote sull’efficacia del tiro. La testa, che rappresenta una parte importante del corpo (dal punto di vista dell’asse vertebrale e dei fattori sensitivi), si situerà naturalmente e solidamente su questo «edificio ben costruito ». Potrete aumentare il controllo del vostro schema fisico con degli esercizi che permettano un’espansione delle sensazioni del corpo, con delle posizioni di yoga e tonificando la vostra muscolatura. Evitate di muovere la testa per seguire il volo della freccia (Peeking).

Il Braccio dell’arco.

La sua posizione e di grande importanza per la precisione del vostro tiro: il principio fondamentale e che «il braccio dell’arco, fa parte dell’arco». Se la maggior parte degli arcieri da la colpa al rilascio della freccia, nel caso di un cattivo tiro, essi dimenticano che l’errore viene amplificato a livello della spalla dell’arco, in quanto si ha una contrazione riflessa nel braccio dell’arco. Consigliamo di assumere una posizione naturale della spalla che sarà proporzionale alla vostra forza e alla durezza del vostro arco. Questo non deve essere eccessivamente proteso in avanti ma, una volta posizionata la spalla più in basso possibile prima dell’inizio della trazione,  deve  semplicemente  contrastare la spinta verso il corpo della tensione dell’arco. La posizione del  gomito verso  l’avanti o l’alto e migliore perché e quella più naturale. Nella  prima fase di apertura dell’arco, il braccio dell’arco trasmette il carico che man mano aumenta ai muscoli dorsali ed ai deltoidi, in particolare il trapezio deve essere  interessato  già  nella  fase  di posizionamento  della  spalla.  Terminata  l’apertura  dell’arco  (precarica) e  raggiunto  l’ancoraggio  il  braccio  dell’arco  diventa  il «cercatore del giallo» cioè  tiene  dolcemente la mira.

 

FASE MOTORIA O ATTIVA

La tendenza comune e quella di cercare un buon allineamento del braccio dell’arco spostando indietro il gomito e l’ancoraggio, sino a che questo non e allineato con la freccia. Questo e sbagliato, in quanto occorre agire sulla articolazione della spalla, facendola rotare il più a sinistra possibile. Questa rotazione, dovuta alla mobilita. articolare e migliorabile con esercizi specifici quali stretching e ginnastica a corpo libero. La vostra sistemazione finale deve raggiungere uno stato di equilibrio e di forza potenziale; l’ancoraggio anteriore e dato dalla stabilita del mirino in una zona del bersaglio che vi siete fissati e dalla materializzazione di una linea: occhio-mirino-bersaglio; l’ancoraggio posteriore che rappresenta l’al­tro punto di questa linea, e dato dalla posizione precisa dei vostri punti di riferimento sul viso; questa linea immaginaria che attraversa il bersaglio e una forza mentale, il binario che guiderà la vostra freccia (immaginate un fascio laser). La freccia tirata non vi riguarda più e voi siete già nella fase d’analisi e di preparazione della seguente.

 

RILASCIO DELLA FRECCIA E RECUPERO

L’allineamento e i punti di controllo messi in atto nel corso delle fasi pre­cedenti non devono modificarsi in nessun caso durante quest’ultima fase della tecnica di tiro, ne durante la partenza della freccia, ne dopo.

Il rilascio (o scocco) della corda spingerà la freccia su un binario fino al bersaglio; ne l’arco ne questa linea di forza immaginaria si devono modificare; si deve raggiungere un coordinamento nelle azioni e nelle reazioni per non modifi­care la stabilita relativa dell’arco, del mirino, dell’arciere. La difficolta di questa specialità consiste nella ripetizione esatta dello stes­so gesto. Attenzione al momento antecedente lo scocco all’apertura delle dita nel rilascio della corda. Consiste in un prematuro rilassamento delle dita che fanno avanzare la freccia di qualche millimetro, chiamato creeping. Un altro difetto che indica una situazione che può colpire anche tiratori provetti porta il nome di target panic. Nel momento in cui la mira si perfeziona sul bersaglio si viene assaliti da una forma di panico che può avere come conseguenza l’apertura involontaria della dita o altre reazioni negative.

Fonte: arcosportspigarelli.com